mercoledì 28 dicembre 2016

del primato dell'economia domestica


Rispetto alla crematistica, cioè all'accumulare ricchezze, fare od essere schiavi nonché esercitare il commercio: si tratta invece dei poster, della tv, della cantina o del garage, in uno spazio che è la casa, oikos, non necessariamente regolato da leggi, foderato talvolta di libri e cose da leggere o da guardare, ruotante verso un altrove di sonno, di sogno o di miti particolarmente fiabeschi, penultimo riflesso temporale, fra cucina e poltrone... esistere come cassetta delle lettere, la casa come uno specchio e lo specchio come una casa, recapito al pianterreno o agli ammezzati, secondo piano con o senza ascensore. Su tutto ciò - le maniglie lucide ed i pavimenti incerati o moderatamente luridi, la curva di Von Koch cresceva all'infinito, localizzazione di accumuli divaganti, frasi perennemente da riscrivere, poiché anche ciò che appare come pura descrizione è del tutto inventato e non potrebbe essere altrilmenti. Nei fondali multipli il mito. Questo il progetto: giacere su un divano o adagiarsi in poltrona, secondo codici domestici dimenticati o ideati lì per lì, procedure esterne soppresse, i presupposti in un qual certo esercizio della teologia (furono i puffi ed il totem, nella grotta di montesinos, ipnotici su sulle montagne, la rassegna infinita di una molteplicità insondabile e delle sue espressioni).

Quanto da fare! Rinascondere tutto. Presto la neve: non è vero, solo gelo.



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