domenica 18 dicembre 2016

vorspiel


vorspiel;  sogno detto del raccoglitore di carta; 'il libro si avvolgeva su se stesso e cambiava continuamente', 'una sorta di universo giocattolo', 'il tempo è affondato, dagli abissi della vita i veli sono stati strappati'; districandosi, finalmente venne la regina mab. la regina mab venne.
la colomba si levò alta in volo sul café de la paix. fu dove, per la prima volta, si innamorò dell'irrealtà. relazione orale, nel senso di rapporto e di cosa raccontata, count no count, in fondo ci sono così poche cose di cui scrivere, un fremito e una scossa (stoss) invisibili, dalla parte posteriore delle cosce, e poi su per le natiche in forma di ellisse, da lì al coccige ed alla colonna vertebrale, fino alla sommità del capo dove è sita la fontana e alle cose fuori da cui sono il nascimento, la distruzione, il fio, la vendetta, la necessità, l'ingiustizia, la punizione, il decreto e la dispozizione del tempo. questo è un décollage che non fa seguito ad alcun collage, lo spazio è una tazza, un ventaglio forse un foglio, non c'è tempo, ovviamente, nemmeno il tempo e neppure tantomeno i tempi.
oltre tutti i segnali e tutte le emergenze, il raccontare, che deriva dal contare, il fuzionamento profondo del nulla. gennaio, tutto questo si nasconde nel gelo, vi sono fiori nell'inverno.
districandosi finalmente da idi e calende venne la regina mab, su una carozza trainata da invisibili atomi.


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