i
cutup
da mistero di arianna secondo nietzsche
-
di qui l’illusione di
una falsa affermazione,
l’uomo superiore si
appella alla conoscenza:
pretende di esplorare il
labirinto o la foresta della conoscenza;
ma la conoscenza è solo
il travestimento della moralità,
il
filo del labirinto è il
filo morale – la
morale è a sua volta un labirinto
-
finché
arianna ama teseo partecipa a questa impresa di negare la vita
-
è arianna che tiene il
filo nel labirinto, il
filo della moralità -
ed in certe versioni con
questo si impicca -
abbandonata da teseo
cade addormentata -
qui l’avvertimento
finale a distanza di millenni:
allora l’anima tua
proverà il brivido di desideri divini […]
infatti è questo il
mistero dell’anima:
solo quando l’eroe
l’ha lasciata le si avvicina in sogno il super-eroe
ii
adìos sharzad. niente più racconto e non possono più punirti, più niente da inventare se non il volgere le spalle alla camera delle meraviglie, dei giochi perduti e dei ricordi. e mnemosine rimane pur sempre di natura titanica, finanche nello svanire sul fondo della figurina che simula un congedo, una lontananza messa in atto senza più canti o gesti-di svariati fantastiliardi a glossarsi in futuro almeno due le quaestiones, qui: come dire che il filo che strozzò fedra in un’epifania del desiderio sospeso per sempre è lo stesso che “salvò” arianna e teseo - ed è poco ancora che qui s’inizi ad accennare alla ambivalenza dell’idea stessa - ma non solo dell’idea di salvezza – tutto avviene nel retro aggrovigliato e contorto di un arazzo, o a dirne di più, nel retrofondo oscuro del linguaggio - in secundis se l’offrirsi ed il sottrarsi della figura non si confondano oltre il sopportabile ed il sostenibile fra la backdoor beauty di watteau [...] e quest’indecifrata bambola che fa sembiante di […]
ii
adìos sharzad. niente più racconto e non possono più punirti, più niente da inventare se non il volgere le spalle alla camera delle meraviglie, dei giochi perduti e dei ricordi. e mnemosine rimane pur sempre di natura titanica, finanche nello svanire sul fondo della figurina che simula un congedo, una lontananza messa in atto senza più canti o gesti-di svariati fantastiliardi a glossarsi in futuro almeno due le quaestiones, qui: come dire che il filo che strozzò fedra in un’epifania del desiderio sospeso per sempre è lo stesso che “salvò” arianna e teseo - ed è poco ancora che qui s’inizi ad accennare alla ambivalenza dell’idea stessa - ma non solo dell’idea di salvezza – tutto avviene nel retro aggrovigliato e contorto di un arazzo, o a dirne di più, nel retrofondo oscuro del linguaggio - in secundis se l’offrirsi ed il sottrarsi della figura non si confondano oltre il sopportabile ed il sostenibile fra la backdoor beauty di watteau [...] e quest’indecifrata bambola che fa sembiante di […]
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