lunedì 6 marzo 2017

con che serpe


in questa relazione orale che sta qui, nel nessun luogo del suo scriversi; il corpo un'ipotesi, topologica, probabilistica o subquantica, disse, ritornando a dulcie, in un disfraz cervantesiano: la sua dolcezza sfugge al mondo reale dove essa passa senza lasciarsi catturare più di un sogno, segue; le ombre inseguite fino alla stretta non meravigliano meno delle lontane creature





Con che serpe che corda che illusione
Amoreggiasse a vita e oltre
Quel volto questo io sé e me.
Nel capovolgersi dello stessissimo miraggio.






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