in questa
relazione orale che sta qui, nel nessun luogo del suo scriversi; il corpo
un'ipotesi, topologica, probabilistica o subquantica, disse, ritornando a
dulcie, in un disfraz cervantesiano: la sua dolcezza sfugge al mondo reale
dove essa passa senza lasciarsi catturare più di un sogno, segue; le ombre
inseguite fino alla stretta non meravigliano meno delle lontane creature
Con
che serpe che corda che illusione
Amoreggiasse
a vita e oltre
Quel
volto questo io sé e me.
Nel
capovolgersi dello stessissimo miraggio.
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