venerdì 2 giugno 2017

epistrofe della sposa di primavera



Epistrofe della sposa di primavera, apocalittica. Quale lucentezza meravigliosa lei in questo buio, in questa piovosa strada notturna con l'illuminazione al di sotto del minimo, godere di compagnia femminile a bassissimo regime di visibilità, dall'ordine il caos, opera citata che opera altrimenti sarebbe, sempre che opra fosse. Il corpo della bambina, fatto di molti corpi, concentrato in una dispersione di tagliandi con minuziosa meticolosità manoscritti - nella sgangherata valle delle fate verdi e nel fatale palagio il manifestarsi di leprotto o coniglietto. Sezionate asimmetricamente da neri radianti le fotocopie in un dispendio di frammenti adulterati che traboccano nel vuoto senza più ormeggio alcuno, l'assioma che tutto è coscienza pur non corrispondente a esatta verità ha la virtù di disimpaurire la gente comune - non ci sono cose, non c'è l'io, non c'è la coscienza. In altre casistiche uno strazio senza precedenti, miriade di prodigiosi confetti onde superare la truce sindrome. su per esilaranti mulattiere vegetando, grazie a Debussy. Un grigiore poco tonico; solenne e impegnativa la città fin dalla prima impressione, l'avarizia innanzitutto. L'equilibrio della visitatrice segreta stava in assoluta incognita fra le dame e la scrittura, in oscillazioni minime ove tutto si mostrava, il resto un dolce abbandono, un non fare né più voler fare alcunché possibile a scambiarsi per vaga voluttuosa pigrizia, una soffusa estasi senza ritorno. Brevissimi connubi che parevano contenere abissali essenze, profusioni metafisiche nell'aria, dopo la dissipazione le brume a tutto coprire. Senza freni in sventrato stabile, adagiato su asettico cobalto il dramma venereo, nell'adiacente pineta sotto esauste conifere nuovi eroi sieroposititvi per messianiche divulgazioni, epoca santissima. il polverosissimo vano sobrio intriso di longobarda pigrizia né privo di celestiale presenza misterica. Ignorando infauste dinamiche, abbisognando d'altronde di riposo, considerando l'interminabile spedizione oltre all'interessato dimenarsi di celtico protomartire, costanza per piano operativo fra gli aitanti retori. nell'attesa d'un edonismo fuggente materializzantesi per l'aranciato padiglione gelido ma capiente con fittizi arcobaleni che sorgevano agli esterni. Nipponico elfo, abbandonati i preziosissimi grani in coloratissimo involucro, barcollando nella litica cripta, in satinato cassetto iperprotetto tra consunti arabeschi e lussuriose frenesie rimontare al meglio sull'eterno centauro violaceo: per risorgere, fra sgargianti coltri acriliche cullandosi in liscia metrica, si esplorava piacevolissimo castigo, godurioso supplizio ecco le diapositive e semmai l'episcopio. Da escursioni burgunde. Della direzione: controtendenze, movimento inverso, l'assorbimento, ingoiare, incorporare, un reciproco sprofondarsi - di superficie trattasi precisamente un muro impenetrabile. e la sua gioia resterà per sempre con voi insieme alla danza del serpente. l'amplissima corte e/o coorte costellata di: zoofili, rose canine, giuochi formativi e insolite varietà di insetti, i cieli da guardar e le stelle più belle fan corona, sovrastava il mese marziano applaudito per l'incontinenza, il caprifoglio fioriva, profitons de la jeunesse - ovunque polistirolo policromo la cui funzione sociale era il parlar d'amore e le infinite maniere di abusarne. Tutto è primavera.


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