venerdì 22 settembre 2017

lettera


millenovecentosettantasette settembre il giorno di S. Maurizio
Per cominciare, con un inizio possibile.

Qui il cimitero, lì una gelateria. Già gli elementi del paesaggio, e funzionano bene. La frase che faccia panoplia, farfalla, fiori la quasi vita, cattura il segno di niente. Mille [in]gressi portano alla stanza illimite che è il cortile, lo spiazzo, la cantina, la valle, non la vetta, non il picco, non inizia, non finisce, si respira, ed è tutto, è più di tutto.
Non temenon o peras, confine o limite, una linea colorata pastello, kajal, più ambigua, più morbida, parlata solo da fantasmi; deborda dal prestatuito va per i cazzi suoi. Così come sorge e sgorga tale ritmo, disvelatore di soffici e sottili movenze, di curvature dolci e snodate, di art articolazioni, di dis disarticolazioni, il persiano originario o no, favilla nel centro del fuoco, allungamento sinuoso dell'imago 1927-1929 Jean Harlow o la sua sosia:
simulacritudine come alternativa corrente alla classica ed ormai declassata pulchritudine. D'altronde (cfr. Filostrato): "chi non ama la pittura fa torto alla verità ed alla saggezza", però, però il migliore destino della saggezza sono i baci laonde (grumo scritturale, della pittura e non dei quadri). Pu(e)llula nella forma del foglietto. Lunula. Lanula. Anulus.
Pound: "nulla conta se non l'intensità dell'affetto". Trovare non un equivalente musicale ma qualcosa del genere: la musica, metafora libidica non antropomorfa, da un anno decodificare è: liberare-liberarsi dal codice.

ti saluto con una lettera che riallaccia un po' i fili staccati di quella che ti scrissi il nove novembre dell'anno scorso, forse in meglio forse in peggio, non è questo il punto; è tutta una faccenda difficile, fortunatamente sempre meno chiara, sempre meno semplice, materiali assortiti accatastati ovunque, uno sfascio interminabile, irrapresentabile, inenarrabile e quant'altro.
Forse si parlerà ancora; sento la morte quasi addosso, o addosso, da un po' di tempo, cosa che do ad intendere il meno possibile, ma a questo punto mi sorprendo a scriverlo su di una lettera che magari  magari in fondo in fondo dovrebbe essere di auguri.... dimmi tu, così è, non sempre, ringraziando chi e che?
ti saluto e se hai voglia tempo carta penna rispondi oppure no
ciao
riccardo



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