lunedì 30 aprile 2018

appendix


Altrimenti riraccontata la storia di Dittinna, madre e dea delle alture. Britomarte è la sua kore. Invaghito della dolce e virginale Britomarte Minossela inseguì per i monti cretesi, finché mancandole di sotto i piedi il terreno precipitò nel mare e ne risorse salvata dai pescatori con le loro reti (diktya) dalle quali derivarono il nuovo nome e il nuovo corpo - le due si fusero in una sola essenza, così da fonti greche, misteri e moderne informazioni.

In un materico addensarsi le trascrizioni. Ciò che è chiamato forma composta deve essere conosciuto come privo di ogni essenza, simile a una magia, a un sogno insussistente, a una città di musici celesti. Rappresentazioni differenziate, dicotomia, pensiero discorsivo: così essa forma composta è conosciuta per la meditazione d'intelletti sviati, frastornati dall'azione, oppressi da rappresentazioni mentali. Queste non sono altro che spauracchi per bambini. In alto ascendente in basso discendente il soffio, nel luogo della loro duplice nascita e nella frazione intervallare il corpo della divinità si manifesta; nell'interruzione, nel non ritorno. Come un lampo ascende la potenza, via via attraverso le grandi ruote. In colui che mediti tutt'insieme di sopra il vuoto di sotto il vuoto, sorge, tutt'insieme, ormai essendo egli privo di rappresentazioni mentali uno stato privo di rappresentazioni mentali. Mediti per un istante nel proprio corpo "vacuità e nulla più". i sensi assorbiti nell'etere del cuore, fra le due coppe del loto. Dal grosso al sottile al supremo. Su questo punto: come questo tutto sia diventato vuoto. la sua mente si dissolverà allora in esso ed egli ne godrà. Nel momento della percezione di due cose prendere come appoggio il punto mediale e lasciare che si dischiuda la beatitudine. In coloro che sono assisi in un veicolo o lasciano muovere lentamente il proprio corpo si verificherà un'inondazione di beatitudine, poiché la mente può aquetarsi. In una notte buia, durante la quindicina scura, medita sulla natura della tenebra, sul nero della nerezza.

Per colui che mediti come l'universo sia tutto quanto una magia o compartito come un'opera di pittura o vagante erratico, si invera il sorgere della felicità. Tutto questo universo è privo di realtà, simile a una magia. Quale realtà ha mai una magia?

Lascia sparire il mondo. Uno degli esercizi più semplici, esposto da più tradizioni.




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